Siamo di fronte all’ennesima
figuraccia di dimensioni europee dell’Italia, che di recente
supera anche la Spagna nella classifica europea delle infrazioni
alla legislazione comunitaria in campo ambientale.
E’ impressionante il numero di procedure di infrazione (
73! ) che, al 26 Novembre 2004, sono attualmente aperte contro
il nostro bel paese. Si tratta di casi che riguardano in particolare
la normativa comunitaria sui rifiuti, l’inquinamento dell’aria,
la valutazione di impatto ambientale e la conservazione della
natura.
E la situazione non sembra migliorare affatto. Nel periodo
che va da Luglio 2004 a Gennaio 2005 la Commissione ha deciso
di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia per ben 14 violazioni
della normativa ambientale comunitaria. La poco dignitosa
situazione italiana e per di piu confermata anche dal recente
“2005 Environmental Sustainability Index” redatto dai ricercatori
ambientali dell’Universita di Yale e Columbia, in collaborazione
con il Centro Comune di Ricerca di Ispra ed il World Economic
Forum, che stila annualmente una classifica delle situazioni
ambientali di 146 paesi.
Nel rapporto presentato a Davos lo scorso 27 Gennaio, l’Italia
occupa il 69° posto, ultima dietro quasi tutti i paesi europei,
Stati Uniti e Canada, non considerando alcuni paesi in via
di sviluppo.
Una forte richiesta di intervento al Governo italiano di
invertire la sua linea di condotta con atti concreti che mostrino
la volonta di colmare il divario esistente con il resto dell’Europa
e indispensabile al fine di raggiungere obbiettivi di prestigio
come ad esempio avviene in paesi, tra tutti la Finlandia,
dove la sfida della sostenibilita ambientale raggiunge gia
livelli invidiabili.
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