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3 Dicembre 2009: lo standard europeo e' una realta |
Dopo anni di lavori che hanno visto
coinvolti e all’opera i rappresentanti europei della filiera
del recupero di PFU caratterizzati dall’altissimo profilo di
specializzazione del settore, la norma europea che stabilisce
le caratteristiche tecniche e i parametri qualitativi e finalmente
una realta grazie all’impegno delle associazioni ETRA - European
Tyre Recycling Association ed ARGO che hanno caparbiamente creduto
nel valore del riciclaggio come risorsa economica e in quanto
necessita ambientale improrogabile.
L’industria europea del riciclaggio dei pneumatici fuori uso
(PFU) il 03 dicembre 2009 ha approvato a Milano lo Standard
Europeo del settore.
Da oggi i materiali ottenuti dal riciclaggio dei pneumatici
fuori uso hanno pieno diritto di cittadinanza tra le materie
prime. Nonostante da anni siano ampiamente utilizzate in diverse
industrie applicative, e le loro caratteristiche fossero generalmente
note ed accettate, mancava una norma tecnica che ne fissasse
in modo univoco caratteristiche tecniche e parametri qualitativi.
Questo lavoro, e stato molto complesso ed impegnativo, ed ha
richiesto numerosi anni di intenso lavoro, promosso, coordinato
e sponsorizzato in una prima fase dall’associazione europea
del settore (ETRA – European Tyre Recycling Association) e nell’ultima
fase dall’associazione italiana, il Consorzio ARGO, che ha scelto
UNI come ente di formazione per gestire e coordinare la segreteria
tecnica del CEN.
La lunga opera di elaborazione ha inizio nel gennaio 1999, quando
la Commissione europea convoca l’European Recycling Forum, formato
da produttori e riciclatori, per discutere i problemi e ostacoli
normativi esistenti all'interno dell'UE.
Dopo un difficile lavoro di inquadramento che vede coinvolti
esperti e imprenditori coordinati da ETRA e riuniti nella Task
Force CEN / BT / TF 145 viene pubblicato (nel 2002) un documento:
CWA 14243:2002 "PFU materiali e applicazioni", fondamentale
per gli svolgimenti futuri riguardanti il settore del recupero.
La fase finale ha inizio nel gennaio 2007 quando, su richiesta
del Consorzio ARGO, l’UNI (l’Ente di Normazione Italiano) ottiene
dal CEN l’assegnazione della Segreteria Italiana per la revisione
del “draft” votato nel 2005 e per la predisposizione di un “Technical
Specification” valido in tutta Europa.
La preoccupazione primaria della Segreteria Italiana e quella
di ampliare la visuale proposta dal documento CEN 14243, al
fine di integrare anche l’utilizzo dei materiali provenienti
dal riciclaggio e le relative applicazioni tenendo in considerazione
l'intera filiera produttiva soltanto indicata nel progetto precedente
e specificando requisiti e metodologie apposite per l’intero
ciclo del recupero di pneumatici, nonche per l'utilizzo dei
materiali riciclati nelle molteplici applicazioni presenti nel
mercato europeo.
Questo lavoro e stato anche l’occasione per un confronto costruttivo
con tutti gli attori della filiera del pneumatico interessati
alla valorizzazione dei materiali ottenuti dal trattamento dei
PFU. Da domani il mercato ha uno strumento in piu per valutare
la validita e le prestazioni di materie prime di grande qualita
e sostenibilita, che trovano ampia applicazione nel settore
edile, sportivo, stradale, ferroviario, arredo urbano, solo
per citarne alcuni dei settori di sbocco.
Gli enti di normazione europei hanno scelto UNI e ARGO per la
gestione della Task Force 145. I punti di forza che hanno dato
credibilita alla Segreteria Italiana consistono nella presenza
equilibrata dei produttori di pneumatici unitamente all’esistenza
in Italia di una efficiente e ben articolata filiera, che comprende
raccoglitori, riciclatori, e soprattutto utilizzatori. Inoltre
la presenza di una diffusa e dinamica rete di PMI ha permesso
uno sviluppo eterogeneo di settori specialistici nel recupero
permettendo cosi lo sviluppo sia del recupero energetico che
del recupero di materia. |
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