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Legge delega ambientale : Quale testo unico.

Il Consorzio ARGO presenta una sua proposta in merito all’articolo 52 – Pneumatico Fuori Uso della bozza del Testo unico ambientale. Da un analisi del testo quello che si evince, e che il Consorzio tiene ad evidenziare, e che si parla in termini generali di gestione da parte di produttori ed importatori di pneumatici senza conferire la giusta precisazione sulle modalita della gestione e a quali forme di recupero o trattamento si intenda fare ricorso.
Si ritiene sia necessario precisare che,al fine di incentivare un recupero effettivo e non solo virtuale, magari mal celato dietro forme di smaltimento abusivo ed incontrollato, che i centri di smaltimento o recupero debbano essere “conformi alle disposizioni vigenti in materia nonche ai requisiti ed alle norme tecniche che saranno stabilite con il Decreto del Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio, di concerto con quello dell’industria, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, da emanarsi nel termine di centoventi giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.
Altra richiesta riguarda l’effettivo coinvolgimento e l’attivazione delle capacita produttive nazionali e della filiera operativa gia esistente sul territorio, soggetti essenziali al raggiungimento e all’attuazione stessa del decreto in questione. Altro punto su cui vengono richieste modifiche e quello relativo agli oneri di finanziamento a carico dei produttori, importatori ed utenti finali di pneumatici. Viene posta a carico del produttore la sola responsabilita di incassare il contributo dal consumatore attraverso una maggiorazione del prezzo di vendita che andra a loro riversata tramite la struttura aggregata. Il sistema, cosi come presentato nella bozza del decreto, rischia di risultare eccessivamente oneroso per il consumatore, che, oltretutto, non avrebbe alcuna tutela in merito. Quello che si richiede e in fine una riduzione dei costi a carico del sistema, in particolare quelli che ricadono sull’utente finale e sulle municipalita.
Viene ritenuta insufficiente, o meglio inesistente, l’attenzione riservata agli impegni e agli obblighi che i produttori debbono assumersi circa la destinazione finale del rifiuto o il rispetto della direttiva discarica. Nel decreto, infatti, non e presente alcun impegno in termini di gestione fisica del rifiuto, dei trasporti dello stesso e del suo trattamento ne viene prevista alcuna sanzione per il mancato raggiungimento di un qualsiasi obiettivo ambientale.
A questo proposito il Consorzio chiede l’aggiunta di due commi (5 – 6) che riportiamo per intero:

Comma 5 “In caso di mancato raggiungimento nei termini dell’obiettivo del riciclaggio, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, di concerto con il Ministro delle Attivita Produttive, ai pneumatici sono applicate misure di carattere economico proporzionate al mancato raggiungimento dell’obiettivo, il cui introito e versato alle entrate dello Stato per essere rassegnato con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ad apposito capitolo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Dette somme saranno utilizzate per promuovere ed incentivare le attivita di raccolta, recupero e smaltimento dei pneumatici fuori uso nell’ambito del programma triennale dell’ambiente”.

Comma 6 “I produttori e gli importatori di pneumatici, tramite sistemi individuali o collettivi istituiti per adempire all’obbligo di cui al comma 1, presentano all’Autorita di cui all’art. 31, rispettivamente entro il 30 settembre ed entro il 30 maggio di ogni anno, un programma specifico di prevenzione e gestione relativo all’anno solare successivo ed una relazione sulla gestione relativa all’anno solare precedente, con l’indicazione nominativa dei soggetti che partecipano al sistema e comprensivo del programma specifico e dei risultati conseguiti per il recupero e nel riciclo dei pneumatici fuori uso”.

Info n° 5 : Autunno 2005

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