Elaborati - Pubblicazioni di Argo
Introduzione

Il 2002 sara ricordato come l’anno della ripresa economica che non c’e stata. Ripresa economica, che avrebbe dovuto iniziare in America, e che, grazie alla globalizzazione, avrebbe esteso i suoi effetti anche all’Europa e al mondo intero. Ma cosa c’entrano la ripresa economica e la gloabalizzazione con i pneumatici fuori uso?

Ripresa Economica
I pneumatici fuori uso si generano allorquando ad un automezzo si sostituiscono i pneumatici usurati, oppure quando tale automezzo viene demolito. Questi due eventi dipendono dall’intensita di utilizzo che viene fatta degli automezzi circolanti in generale. E’ abbastanza verosimile che in periodi di espansione economica ci sia una maggiore circolazione di merci e persone, e quindi tendenzialmente una maggiore generazione di pneumatici fuori uso.Tuttavia, le quantita ed il trend dello smaltimento dei pneumatici fuori uso, e oggigiorno, soprattutto nei paesi sviluppati come l’Italia e l’Europa, abbastanza stabile, indipendentemente dai cicli economici.

In Europa ed in Italia, la popolazione, il parco automezzi circolante, le politiche ed i sistemi di movimento delle persone e di trasporto merci, sono oramai definiti e relativamente stabili. Di conseguenza anche la quantita di pneumatici prodotti e venduti, e di quelli fuori uso generati, tende ad essere abbastanza stabile e costante.
Al contrario, nei paesi in via di sviluppo ed in fase di industrializzazione, ci sono grandi spazi di crescita legati all’incremento della mobilita di cose e persone. Qui il ciclo economico puo influenzare sensibilmente il trend di vendite dei pneumatici nuovi, e di conseguenza costituire la premessa per la formazione di importanti bacini di pneumatici fuori uso.

Globalizzazione
Il pneumatico e un prodotto “globale”. Il pneumatico e fabbricato ed utilizzato od utilizzabile ovunque. Insieme all’automobile ha contribuito ad accrescere la mobilita di cose e persone, a rendere il mondo piu piccolo e i paesi piu vicini e simili. Una sua presenza diffusa, nei paesi in via di sviluppo, rappresenta un segnale importante della politica industriale e delle ambizioni di crescita e progresso economico.
Dopo aver contribuito allo sviluppo della nostra societa industriale, dove e stato a lungo oggetto di produzione ed aver contribuito come oggetto di consumo alla mobilita delle stesse societa industriali in cui e nato, si appresta ora ad una sorta di migrazione verso paesi terzi, dove si prepara a ripetere la parabola in senso contrario. E’arrivato inizialmente come oggetto di consumo, contribuendo alla loro mobilita, poi come oggetto di produzione, contribuendo allo sviluppo industriale. Ora si appresta a ritornare nuovamente all’origine come bene di consumo, in quanto la produzione da noi non e piu competitiva, tanto che si assiste ora, in Italia ed in Europa, ad una sempre piu forte delocalizzazione produttiva (verso i Paesi terzi), se non addirittura ad una vera e propria deindustrializzazione.
Assieme alle industrie che producono pneumatici saranno sempre piu delocalizzate anche le altre industrie del settore gomma, le quali sono le utilizzatrici delle materie prime seconde ottenute dal ciclo di trattamento dei pneumatici fuori uso.
Nonostante il pneumatico nuovo sia alla base della mobilita, una volta usurato e divenuto fuori uso, mal si presta ad essere trasportato: molto voluminoso, relativamente leggero, di modesto valore. Ecco quindi che questo bene globale, una volta terminato il suo ciclo, diventa un rifiuto locale. E come tale deve essere concepito e gestito il suo ciclo di uscita dal sistema economico.
Ci troviamo quindi in un situazione in cui le quantita di pneumatici fuori uso generate in Italia (ed in Europa), sono relativamente stabili. Cio significa che sebbene non si prevedano aumenti, tanto meno si debbano prevedere diminuzioni. Il che equivale a dire che le quantita da destinare al recupero aumenteranno progressivamente dall’attuale 40% circa, sino al 100%, richiesto dalla Direttiva Discariche, a partire dal 2003. Ma ci troviamo anche nella situazione in cui alcuni importanti sbocchi che assorbivano le materie prime derivati dal trattamento dei pneumatici fuori uso, non sono piu disponibili, in quanto “emigrati” nei paesi terzi, troppo lontani economicamente per essere raggiunti con nostri flussi di materie prime a prezzi competitivi.
La globalizzazione ci sta portando via alcune soluzioni gia note ed utilizzate, e non ci ha ancora portato soluzioni alternative. La globalizzazione, tuttavia, puo portare, a chi sapra coglierle, delle opportunita per gestire meglio e con piu efficienza il sistema locale.

Principalmente:
a) conoscenze tecniche e scientifiche;
b) modelli di gestione e sviluppo dei bacini di raccolta;
c) aiuto alla creazione e sviluppo di mercati di sbocco locali, in quanto identici in tutti i paesi (asfalti, edilizia, energia);
d) contatto con mercati globali per materiali e prodotti di qualita;
e) studio di modelli evolutivi.

Ma attenzione, la globalizzazione comportera anche maggiore concorrenza, alla quale sopravvivranno un minor numero di aziende piu grandi e strutturate rispetto alle attuali.

Il sistema locale dal canto suo puo contribuire ad una maggiore efficienza e sostenibilita del sistema globale, mediante:
a) risparmio energetico dovuto al minor utilizzo di combustibili fossili, il quale comporta anche minore estrazione, raffinazione, trasporto e relative conseguenze;
b) minor prelievo, trasporto ed utilizzo di materie prime ed altre risorse naturali, sostituite dal materiale di recupero ottenuto dal pneumatico: la gomma al posto di inerti ed elastomeri, l’acciaio al posto del minerale di ferro;
c) riduzione dell’impatto sull’ambiente, riducendo fino ad azzerare lo smaltimento in discarica.

Il livello globale ed il livello locale si presentano quindi come due sistemi in avvicinamento progressivo, con gia alcuni punti di contatto, in grado di interagire e stimolarsi mutualmente, per arrivare presto ad un incontro piu invasivo e carico di effetti, oppure ad uno scontro irrimediabile e risolutivo.

Pneumatici fuori uso
Nel 2002 i pneumatici fuori uso sono quindi rimasti sostanzialmente gli stessi. Sono aumentati gli operatori, la maggior parte dei quali hanno sofferto e stanno soffrendo del mutamento di scenario in atto. Gli sbocchi per combustione sono ancora quelli del 2001, sia per tipologia che per volume. Gli sbocchi delle materie prime sono in evoluzione e non sono aumentati secondo la maggiore offerta disponibile (non sempre di qualita idonea). Si e quindi registrata una maggiore competizione, per contendersi i soliti utilizzatori gia noti, per le solite applicazioni anch’esse gia note, con effetti negativi sui prezzi e sulla crescita del settore.
Sono aumentate le quantita di pneumatici raccolti e trasportati, ma in modo piu disordinato ed inefficiente, anche qui con effetti negativi sui prezzi, ed allocati in improbabili messe in riserva, le quali, non supportate, a monte, da una congrua “dote” proveniente dal conferimento, ne, a valle, da un efficiente ed economico processo di trattamento, si prestano spesso a fungere da anticamera per operazioni di bonifica, con costi a carico della collettivita.
In periodi di recessione economica si verifica anche lo strano fenomeno che imprenditori, incerti delle prospettive del proprio settore di appartenenza, si sentono fatalmente attratti da settori “nuovi”. Ed il nostro settore, stranamente, si presta bene a tale tipo di considerazione. E’ quindi accaduto che nuovi soggetti, piccoli e senza competenze od esperienze specifiche, si sono presentati sul mercato, occupando gli spazi dei piccoli operatori gia sulla scena.
Il settore diventa quindi piu affollato, ma non cresce. Anziche moltiplicare e disperdere gli impianti di trattamento (in realta poco piu che delle botteghe), servono veri progetti industriali, ricerca e sviluppo, promozione di nuovi sbocchi, un sistema coordinato di gestione dei flussi di raccolta.
La ripresa economica non c’e stata. La globalizzazione c’e gia. I pneumatici fuori uso ci saranno sempre. A tutti buon lavoro!

Ettore Musacchi
Presidente Consorzio ARGO

Rapporto 2002
Censimento Argo 2002
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